Dal 20 al 22 novembre 2025, si è tenuto a Nouakchott, capitale della Mauritania, il Congresso congiunto dell’Association des Pédiatres de Langue Française (APLF), della Société Mauritanienne de Pédiatrie (SOMAUPED) e del Congrès Maghrébin de Pédiatrie. Un evento di portata internazionale che, ogni anno, riunisce centinaia di specialisti, ricercatori, operatori sanitari e rappresentanti delle principali società scientifiche pediatriche dei Paesi francofoni, con l’obiettivo di promuovere il confronto, la formazione e la crescita condivisa su temi cruciali della salute infantile e neonatale.
Un evento di riferimento per la pediatria francofona
Il congresso ha organizzato un programma vasto e multidisciplinare: oltre 40 sessioni tra simposi, workshop, tavole rotonde e presentazioni di casi clinici, che hanno spaziato dalla dermatologia alla reumatologia, dalla pneumologia alla gastroenterologia, dall’endocrinologia all’infettivologia, fino alle urgenze pediatriche e alla neonatologia. Un’attenzione particolare è stata dedicata alle sfide emergenti nel Sud Globale, come la gestione delle malattie infettive, la prevenzione vaccinale, la nutrizione e la presa in carico del neonato e del bambino in contesti a risorse limitate.
Il congresso ha rappresentato anche un’importante occasione di networking e collaborazione tra professionisti provenienti dall’Africa e dall’Europa, favorendo lo scambio di buone pratiche, l’aggiornamento scientifico e la costruzione di nuove sinergie per migliorare la qualità delle cure pediatriche a livello globale.
Il simposio della Paolo Chiesi Foundation: “Innovare e agire per la salute perinatale tramite il Modello NEST”
Dopo la sua partecipazione all’edizione del 2024, il simposio organizzato dalla Paolo Chiesi Foundation si è svolto sabato 22 novembre, sotto la moderazione del Prof. Ousmane Ndiaye, e ha visto la partecipazione di un panel internazionale di esperti impegnati nella promozione della salute materno-infantile.
L’apertura del simposio è stata affidata a Federica Cassera, Program Development Officer della Fondazione, che ne ha illustrato la missione: promuovere l’innovazione e l’eccellenza nella cura perinatale, con particolare attenzione ai paesi francofoni dell’Africa subsahariana, per i quali la lingua costituisce una barriera d’accesso alle risorse e alla letteratura medico-scientifica, disponibile prevalentemente in lingua inglese. È stato presentato il Modello NEST, un approccio integrato e multidisciplinare che mira a migliorare la qualità dell’assistenza neonatale attraverso formazione, empowerment degli operatori e implementazione di protocolli basati su evidenze concrete, promuovendo al tempo stesso il coinvolgimento attivo delle famiglie come parte essenziale del percorso di cura.
Federico Bianco, Technical Advisor della Fondazione, ha guidato i partecipanti in un viaggio attraverso il “Patient Journey”, ovvero il percorso del neonato e della famiglia all’interno del sistema di cura. L’intervento ha sottolineato l’importanza di un approccio centrato sul paziente, che tenga conto non solo degli aspetti clinici, ma anche di quelli psicologici, sociali e culturali, per garantire un’assistenza realmente personalizzata e di qualità.
La Dottoressa Anita Dogo, Pediatra e Capo del Reparto di Neonatologia presso l’Ospedale Saint Jean de Dieu di Tanguiéta (Benin), ha condiviso l’esperienza concreta dell’implementazione del Modello NEST, illustrando le fasi del progetto, le sfide affrontate e le strategie adottate per adattare il modello alle specificità del contesto locale. Sono stati evidenziati i risultati raggiunti in termini di formazione del personale, miglioramento delle procedure cliniche e coinvolgimento delle famiglie.
Il Dottor Ousman Mouhamadou, coordinatore del progetto IMPULSE, ha concluso il simposio presentando i dati e le evidenze raccolte durante il caso di studio condotto presso l’Ospedale Saint Jean de Dieu di Tanguiéta, con particolare attenzione all’impatto del Modello NEST sul percorso del paziente. L’analisi ha messo in luce i benefici ottenuti in termini di riduzione della mortalità e morbilità neonatale e di miglioramento della comunicazione tra gli operatori e le famiglie
Un congresso ricco di contenuti, formazione e innovazione
Il congresso ha offerto numerose sessioni di alto livello scientifico, tra cui:
- Sessioni tematiche su dermatologia, reumatologia, pneumologia, gastroenterologia, endocrinologia, infettivologia, nefrologia, ematologia, cardiologia, neurologia e urgenze pediatriche.
- Workshop pratici rivolti a medici e operatori sanitari, con simulazioni su emergenze neonatali, gestione delle infezioni, nutrizione e tecniche di rianimazione.
- Tavole rotonde dedicate alle sfide della neonatologia nei Paesi in via di sviluppo, alla prevenzione delle malattie infettive e alla promozione della salute materno-infantile.
- Sessioni di aggiornamento sulle più recenti evidenze scientifiche, con particolare attenzione alle strategie di prevenzione, diagnosi precoce e presa in carico integrata del neonato e del bambino.
Il valore della collaborazione internazionale
La partecipazione della Paolo Chiesi Foundation a un evento di tale rilievo conferma l’importanza della collaborazione tra istituzioni, società scientifiche e professionisti della salute, per promuovere l’innovazione e migliorare la qualità delle cure perinatali nei diversi contesti geografici e culturali. Il congresso di Nouakchott ha rappresentato un’occasione unica per rafforzare le reti di cooperazione internazionale, condividere esperienze e costruire insieme nuove prospettive per il futuro della pediatria e della neonatologia.
Grazie a tutti
Ringraziamo gli organizzatori e tutti i partecipanti, relatori e operatori sanitari che, con la loro presenza attiva e il loro spirito di collaborazione, hanno contribuito a creare un clima di dialogo costruttivo e di condivisione di esperienze preziose. Solo attraverso la passione e la dedizione di ciascuno è possibile costruire un futuro migliore per la salute dei bambini e delle loro famiglie, ovunque nel mondo.


